Lettera aperta al Sindaco di N o v a r a

LETTERA APERTA AL SINDACO DI NOVARA

e, p.c.

ASSESSORE ALLA PRATICA SPORTIVA

PRINCIPALI LEADER DELL’OPPOSIZIONE

ORGANI DI STAMPA CITTADINI

LORO SEDI

Novara  8 febbraio 2016

Buongiorno Sig. Sindaco,

mi chiamo Giorgio De Cerce, ho 72 anni e dal 1948 risiedo a Novara: penso di poter dire di essere novarese di adozione a pieno titolo.

Penso anche di essere abbastanza conosciuto a Novara, almeno in determinati ambienti:  ho dato del tu ad almeno tre sindaci ex di Novara  (Armando Riviera, Antonio Malerba, Sergio Merusi), conosco bene l’ambiente delle scuole in quanto fino all’anno scorso ho insegnato il tennistavolo ad almeno 700 ragazzi delle scuole primarie dell’I.C. Achille Boroli, dell’I.C. Margherita Hack, dell’I.C. Rita Levi Montalcini, dell’I.C. Fornara Ossola  ed altre ,oltre che alle primarie di Galliate e di Cameriano; inoltre ho organizzato in diversi anni, quando ancora si facevano, i Campionati Studenteschi di Tennistavolo delle scuole primarie di secondo grado (medie) e secondarie di primo grado (superiori). Ho anche fatto parte della Consulta Sportiva Comunale (presidente l’Assessore Nastri, segretario il Dr. Emilio Ferraris).

Esule da Zara ed orfano di guerra (Dalmazia) appena giunto a Novara ho soggiornato con mia madre, sarta, alla caserma Perrone in uno stanzone unico dove risiedevano decine di famiglie con un letto, un armadio ed un lenzuolo divisorio da entrambi i lati per separare un’area di 4 metri per 3.

Uscito dal campo profughi in seguito alle seconde nozze di mia madre, ho frequentato le scuole diplomandomi al “Mossotti” con la terza media dell’Istituto, cosa che mi ha consentito di frequentare per un paio d’anni la Scuola centrale di statistica alla “Cattolica” di Milano, a 17 anni e mezzo, dopo 4 giorni che ha finito la scuola  mi sono impiegato  prima presso la Manifattura Rotondi e poi alla banca Nazionale del lavoro di Novara, dove sono rimasto fino alla pensione.

Nel frattempo ho fatto parte (ed in alcuni casi ne faccio parte tuttora) di diverse organizzazioni: culturali (Associazione filatelica e numismatica Novarese, ASTREA,  Associazione per i Gemellaggi e per l’amicizia internazionale, Circolo Novara San Marco), sociali (sono stato segretario provinciale della CGIL Bancari per molti anni) ed assistenziali (Associazione di solidarietà cristiana), di servizi (Panathlon Club International).

Già dall’età di 11 anni mi sono appassionato al tennistavolo (all’inizio si andava a giocare nel cortile del Vescovado dove era la sede della Regaldi, associazione di cui sono stato anche presidente).

Nel 1975 insieme al altri amici ho fondato un’altra società di tennistavolo, il TTC Lucciola, poi diventato TTC San Francesco ed infine ASD Tennistavolo Novara. All’epoca si giocava nel locale dell’ex cinema attrezzato a palestra sotto la Chiesa del S. Cuore e di lì sono passati centinaia e centinaia , forse migliaia, di ragazze e ragazzi, oggi ormai adulti. All’epoca serviva un tecnico ed ho fatto il tecnico, serviva un arbitro ed ho fatto l’arbitro, serviva un dirigente sportivo ed ho fatto il dirigente sportivo; col tempo sono diventato arbitro, prima provinciale, poi regionale, nazionale ed infine internazionale arbitrando in molti paesi d’Europa. Non meno notevole è stata la mia carriera dirigenziale all’interno della Federazione Italiana Tennistavolo: presidente di società, poi presidente provinciale, regionale, vice presidente nazionale ed infine membro della Commissione Mondiale classifiche. Ho rappresentato l’Italia, unitamente all’allora presidente Stefano Bosi , al Congresso Mondiale di Chiba (Giappone) che si è tenuto in concomitanza con i Campionati Mondiali  dal 24 aprile al 6 maggio 1991. Lo scorso 20 dicembre, nel salone della Banca Popolare di Novara, mi sono state assegnate contemporaneamente due stelle al merito sportivo da parte del CONI Nazionale, una alla persona ed una come presidente della società, caso forse unico in Italia. Ho anche organizzato, all’epoca del Sindaco Malerba, un quadrangolare internazionale di tennistavolo fra URSS – CINA – ITALIA e RAPPRESENTATIVA NOVARESE.

Ma veniamo alla ragione di questa lettera aperta.

Noi da alcuni anni utilizziamo palestre Comunali: in particolare la nostra palestra principale è quella delle scuole primarie “Rigutini” in Via De Amicis a S. Agabio. Qui utilizziamo 9 ore e mezza durante gli allenamenti settimanali e il sabato e domenica, quando la Federazione ci ha fissato impegni di campionato od affidato l’organizzazione di tornei o concentramenti. (Da notare che l’anno scorso noi utilizzavamo alla Rigutini 12 ore, la riduzione del tempo a nostra disposizione ci è stata imposta quest’anno).

Ci sono state date anche 4 ore all’Achille Boroli e 2 ore alla Buscaglia, per un totale di 15 ore e mezza settimanali: largamente insufficienti a coprire le necessità di un centinaio di atleti tesserati che fanno del TT. Novara, a livello numerico, la terza società d’Italia.

Ci era stato chiesto l’elenco degli impegni nei giorni si sabato e domenica, elenco che noi abbiamo tempestivamente fornito e questo elenco mi risulta sia stato trasmesso all’Ufficio tecnico del Comune affinché provvedesse al riscaldamento della palestra.

LA PALESTRA RIGUTINI, DURANTE LE GIORNATE DI SABATO E DOMENICA, NON E’ MAI  STATA RISCALDATA.

Se fino a metà novembre, visto l’inverno non troppo freddo che abbiamo avuto fino a quel momento, la cosa era, non dico sopportabile, ma quasi, a partire da metà novembre abbiamo dovuto subire temperature bassissime in palestra.

In particolare abbiamo segnalato, le prime volte con telefonata altre volte con e-mail indirizzate al servizio sport del Comune ed in due casi (14 dicembre e 25 gennaio) con lettera personale di vibrata protesta all’Assessore Pirovano:

  • Incontro di Campionato nazionale del 21 novembre (Regaldi Novara e TT. Cossato);

  • Incontro di Campionato nazionale del 12 dicembre (TT. Ossola 2000 e TT. Biella);

  • Stage da noi organizzato domenica 3 – lunedì 4 e martedì 5 gennaio (lunedì più della metà dei partecipanti allo stage erano rimasti a casa ammalati, con danno anche economico alla nostra società);

  • Incontro di Campionato nazionale del 23 gennaio (TT. Ovada e TT. Vercelli) ;

  • Concentramento di serie D3 del 7 febbraio (TT. Alessandria “A”, TT. Alessandria “B” e TT.Santhià).

Quando presentavo le mia vibrate proteste all’Ufficio Spot, leggevo negli occhi dei componenti l’ufficio la consapevolezza che fossi dalla parte della ragione ma anche la frustrazione derivata dal fatto che le loro segnalazioni rimbalzassero su un muro di gomma. Comunque non ho mai avuto una risposta ufficiale se non la constatazione: “noi non ci possiamo fare niente. Non dipende da noi.”

                Io non so più che cosa fare: se anche questa volta il problema non verrà risolto, a chi mi debbo rivolgere: al Presidente del Consiglio , al Presidente della Repubblica?

Domenica 7 febbraio, con una temperatura in palestra che penso si aggirasse sui 13 gradi, ad un certo punto mi sono messo a tremare (pure essendo perfettamente vestito e con su i guanti) ho continuato a tremare anche a casa per altre 5 ore e sono andato a letto completamente vestito che stavo ancora tremando. Anche adesso ho una larifaringite da raffreddamento con frequenti colpi di tosse.

Se l’amministrazione Comunale non è in grado di risolvere questi problemi, tutto sommato piccoli (ma non per me), come possiamo pensare che sarà efficiente quando dovrà affrontarne di grandi?.

                Domenica 14 alla Rigutini noi organizzeremo il Grand Prix Giovanile di Tennistavolo, al quale parteciperanno un centinaio di giovani da tutto il Piemonte e Valle d’Aosta: se dovesse mancare ancora una volta l riscaldamento, nessuno vorrà più venire alle manifestazioni (alcuni dei presenti domenica si sono già espressi così)che organizzeremo e sarebbe una catastrofe per noi, oltre ad uno smacco per l’immagine della nostra Città in tutto il Piemonte.

Distinti saluti.

 

                                 Giorgio De Cerce

             Presidente ASD Tennistavolo Novara